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Crescita personale, psicoterapia e fomazione

SPORT E DISABILITÀ: QUANDO IL DESIDERIO DI VIVERE 
È PIÙ FORTE DELLA PAURA

Bebe Vio in un’intervista ha dichiarato: “Attraverso lo sport riusciamo a far capire che una cosa vista come un difetto, come un’amputazione o una disabilità, diventa una cosa di cui andare fieri.”

Il percorso sportivo di un atleta con disabilità ci insegna che si può andare oltre una barriera o una difficoltà, se si ha il coraggio di usare tutte le risorse per evolvere.

Non sono gli eventi a determinare chi siamo, ma come reagiamo ad essi. Le persone che si trovano in una condizione permanente come la disabilità devono affrontare diversi interrogativi: cosa riesco e non riesco a fare e come farlo? come evolverà la disabilità in futuro?

A queste domande lo sport risponde non come una soluzione, ma come risorsa per andare oltre i limiti fisici e cognitivi.

La scelta di praticare uno sport permette alla persona di utilizzare e sentire il proprio corpo: gli arti a ridotta mobilità, ma anche tutti gli altri propri per sopperire a quelli mancanti.

Per prendere consapevolezza delle proprie capacità è necessario strutturare un progetto, avere un programma e degli obiettivi a breve, medio, lungo termine. Questo primo passo è fondamentale per regolare il tono dell’umore e monitorare la propria salute fisica.

Frequentare il contesto sportivo inoltre accresce le capacità relazionali, sia nel confronto con i compagni sia nel confronto con diverse figure professionali

Nello sport la persona con disabilità non fa esperienza solo di partecipazione, condivisione e sostegno reciproco, ma può esprimersi nella competizione da quelle locali fino alle competizioni internazionali nelle diverse categorie e classificazioni.

L’agonismo diventa fondamentale per dare significato all’impegno, all’allenamento quotidiano e permette di dare visibilità al percorso dell’atleta ed essere un modello ed un esempio per chi affronta le stesse difficoltà.

Quando si impara a guardare ciò che si ha e ciò che è rimasto allora non siamo più la difficoltà, il limite che abbiamo, e così riprendiamo possesso delle nostre risorse e competenze.

Il Team Cepib

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