L’umore è uno stato emotivo profondo che dura a lungo nel tempo e che si distingue dalle emozioni, dagli affetti e dai sentimenti che proviamo per il suo essere meno specifico, meno intenso e non necessariamente legato a stimoli o eventi esterni. Eppure a volte ci sembra di andare incontro o vedere negli altri cambiamenti di umore così improvvisi e ai nostri occhi immotivati da appellarci al termine “lunatico”, come se tale imprevedibilità possa essere giustificata solo da qualcosa di mutevole e al contempo non modificabile come le fasi lunari.
In realtà, mentre l’umore di fondo è una caratteristica costante della personalità, con tratti di durevolezza e relativa indipendenza dagli stimoli ambientali, il tono dell’umore può variare in una persona da momento a momento in base ai pensieri che fa, alle situazioni che vive ed al proprio equilibrio somato-biologico.
Le fluttuazioni del tono dell’umore possono influenzare i pensieri, la volontà, le decisioni, i comportamenti ed anche le funzioni somatiche e vegetative di chi le sperimenta. Sono variazioni fisiologiche che avvengono in relazione agli eventi che di volta in volta affrontiamo nella nostra quotidianità e, più in generale, nell’arco della nostra vita. Sentirsi tristi per qualcosa che va storta, gioire per una buona notizia ricevuta, sono emozioni transitorie contestualizzate agli eventi della vita e, come tali, del tutto normali e comuni.
L’umore assume tratti patologici in senso depressivo, con umore appiattito verso il basso, insoddisfazione e pessimismo, ed in senso maniacale, con umore euforico spesso associato ad iperattività fisica e mentale, nel momento in cui la sua intensità, pervasività, frequenza e durata causano una compromissione significativa del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree di vita importanti per l’individuo. È in questi casi che risulta indispensabile un sostegno specialistico che aiuti nella gestione e nella lettura di uno spettro umorale così multiforme.
Il Team Cepib