Nelle giornate passate a casa, soprattutto in tempi di pandemia, quale genitore non ha pensato almeno una volta di provare a preparare una ricetta insieme ai propri figli?
Cucinare insieme non è solo un valido stratagemma per impegnare i bambini in un’attività produttiva, ma può essere molto di più. Può essere un tempo di qualità passato insieme, un’esperienza significativa, formativa e di condivisione che rimarrà nei ricordi e renderà più ricco il mondo interiore dei nostri bambini.
Come rendere, allora, questa esperienza piacevole e arricchente sia per i bambini sia per i genitori?
Non c’è bisogno di essere chef né professionisti dell’infanzia, basta armarsi di pazienza e avere qualche piccolo accorgimento per affrontare al meglio questo momento di tempo condiviso.
Aiutiamo i nostri figli ad entrare e vivere l’esperienza, siamo positivi e propositivi. Meglio scegliere ricette con pochi passaggi, l’importante è che ognuno abbia un compito commisurato alla propria età e alle proprie capacità.
Evitiamo di dare giudizi su come i bambini svolgono i loro compiti, sottolineiamo, invece, ciò che fanno bene. Se sono in difficoltà oppure se fanno qualcosa in modo sbagliato, al posto di frasi del tipo “Aspetta, non così!”, è meglio utilizzare frasi come “Facciamo insieme” oppure “Guarda, prima faccio io, poi fai tu”.
E’ importante dare loro istruzioni semplici e, soprattutto, aspettare i loro tempi senza anticipare le loro azioni.
Teniamo a mente, infine, il motto “Non fare per loro quello che loro possono fare da soli”. Questo vale in cucina come in ogni altra situazione di vita. Così facendo alimenteremo la loro fiducia nelle proprie capacità e accresceremo il loro senso di autoefficacia.
Il Team Cepib