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Crescita personale, psicoterapia e fomazione

Weekend all’insegna dello sport

Nelle giornate del 21 e 22 maggio i nostri direttori hanno partecipato e offerto il loro contributo, teorico ed esperienziale, ad un evento sportivo che si è svolto a Torino. 

Gli argomenti toccati sono stati lo Yin e Yang che nella connotazione psicologica si declinano in animus e anima, ovvero i due archetipi rispettivamente maschili e femminili dell’essere umano e, dell’importanza della psicologia nel mondo sportivo ed i suoi diversi campi di applicazione nel lavoro con gli atleti.


Infatti, la psicologia dello sport si diffonde in Europa centrale a partire dal 1830, la sua definizione proviene dalla divulgazione dell’articolo “Psicologia dello Sport” di Pierre de Coubertin, il fondatore dei Giochi olimpici e ideatore dello sport multidisciplinare pentathlon moderno.
Il suo contributo fu rilevante nella storia della psicologia dello sport, poiché nel 1894 istituì il Comitato Olimpico Internazionale, il massimo organismo sportivo mondiale.
Nel corso degli anni la psicologia dello sport si è sviluppata passando dall’adozione di tecniche di psicologia generale, fino a sviluppare teorie specifiche per lo sport riconosciute dall’Associazione Americana di Psicologia.

Basandosi su questi concetti, durante l’evento, si è lavorato sulla regolazione emotiva dell’atleta, fornendogli indicazioni tecniche per sviluppare al meglio la propria carriera, utilizzando il modello C.R.E.A (Conoscenza, Relazione, Energia e Autoefficacia) che si distingue per essere un approccio integrato, ovvero che utilizza diverse tecniche e metodologie per poter lavorare sia da un punto di vista mentale che emotivo con gli atleti, al fine di ottenere una performance ottimale.

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