La disabilità è un evento che sconvolge gli equilibri e i ritmi delle famiglie che la vivono.
La disabilità altera i rapporti tra i diversi componenti della famiglia sia all’interno della coppia genitoriale sia all’interno della fratria sia tra i genitori ei figli.
Essere genitori di un figlio disabile è certamente molto complesso tutto lo sforzo e l’impegno sono focalizzati a sostenerlo e all’accudimento , ma anche a costruire e preparare il suo domani alla sua crescita e al suo miglioramento.
L’interazione familiare diventa ancora più complessa se vi sono altri figli, il rischio è quello di responsabilizzare e adultizzare il figlio “normodotato” crescerlo come futuro cargiver del fratello o della sorella. In queste dinamiche si rischia di far sentire “ non visto nei suoi bisogni e nella sua sfera emotiva il figlio che viene definito sibling (fratello o sorella con persone con disabilità ).
I genitori devono agevolare un rapporto all’interno della fratria autentico e non di scopo, in cui fratelli o sorelle possano sviluppare un linguaggio condiviso per comprendersi nel tempo.
In questo contesto non bisogna sottovalutare le conseguenze che un’ evento come la disabilità possa avere sugli equilibri di coppia.
Può accadere che l’impegno per le cure e la riabilitazione possa assorbire il tempo della coppia sacrificando la comunicazione e le attività per la cura personale.
È fondamentale che per non perdere la concentrazione per affrontare le diverse problematiche: mangiare bene e regolarmente , dormire , e prendersi cura di sé ; inoltre è molto importante comunicare con il proprio patner e condividere pensieri e decisioni da prendere., una condizione permanente come quella della disabilità richiede continui adattamenti ed il silenzio aumenta la distanza tra i vari familiari bisogna dunque condividere confrontarsi e coinvolgere tutti i membri della famiglia facendo squadra e sostenendosi.
Il Team Cepib
