Tutti noi nasciamo figli. Ma come si diventa genitori?
Quanti genitori si sono detti “io non farò gli stessi errori dei miei genitori”, “i miei figli avranno tutto quello che non ho avuto io”, “li lascerò liberi di seguire le loro aspirazioni”, “io sono un genitore moderno” e via così.
Tuttavia, non sempre va tutto come auspicato e i genitori si trovano a confrontarsi con situazioni che li mettono in difficoltà e in confusione, che li fanno sentire inadeguati, in colpa, arrabbiati, delusi, spaventati.
Il recupero di una genitorialità consapevole passa innanzitutto per la presa di responsabilità dell’essere genitore: questa è un processo dinamico legato all’immagine che si ha di sé stessi come genitori, alla propria autostima e alla capacità di stare nelle proprie emozioni e di accogliere quelle dei figli.
Un genitore è in una relazione con il proprio figlio che, lungo il processo di crescita, è fatta di intimità fisica, emotiva, cognitiva, esperienziale: maggiore è il grado di intimità nelle fasi di crescita del figlio, più la relazione genitore-figlio sarà efficace.
Essere genitori efficaci significa anche essere persone autentiche, persone che agiscono in linea con i propri valori. Ciascuno di noi ha dei principi guida che orientano le priorità della nostra vita: essere consapevoli di quali siano i nostri valori e condividerli con i propri figli rafforza la relazione e il senso di appartenenza nel contesto familiare.
Un genitore consapevole dei propri valori ha la possibilità di esprimere sé stesso e di sostenere i propri figli nella loro espressione: questo accade in particolare durante l’adolescenza, quando inizia a strutturarsi una progettualità e nel processo di differenziazione il ragazzo esprime sé stesso e si sperimenta.
Dunque un lavoro difficile quello del genitore e allo tesso tempo stimolante e gratificante, laddove evoluzione personale e genitoriale interagiscono continuamente nella relazione genitore-figlio e genitore-genitore e conducono alla realizzazione di sé come genitore.
Il Team Cepib