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Crescita personale, psicoterapia e fomazione

Rinascere da sé stessi dopo un evento traumatico

Un gran numero di ricerche in campo psicologico e psicoterapico nel corso degli ultimi decenni si è focalizzata sul concetto di stress.
Poiché lo stress traumatico è stato considerato come una delle condizioni più resistenti alla psicoterapia, sono stati intrapresi molti sforzi per cercare di comprendere meglio che cosa accade quando si viene esposti a un evento traumatico.
L’evento traumatico, comporta l’esperienza soggettiva di un senso di impotenza e vulnerabilità di fronte a una minaccia, soggettiva od oggettiva, che può riguardare l’integrità fisica della persona o, più in generale, il suo senso di sicurezza psicologica.
Questa recente definizione di trauma, che ha portato alla sua classificazione diagnostica come disturbo da stress post-traumatico (PTSD), riguarda quindi un’esperienza in cui l’individuo ha vissuto in prima persona un grande pericolo per se stesso, oppure ha assistito o si è confrontato con un evento in cui qualcun altro ha subìto questo tipo di esperienza.
Ma, oltre a questo criterio, molti autori, oggi, indipendentemente dall’approccio teorico, sostengono che piccoli e grandi traumi vissuti, soprattutto in età infantile, possano avere un impatto significativo sull’emergere dello stress psicologico e sullo sviluppo di sintomi in età adulta.
Un evento universalmente riconosciuto come un trauma è sicuramente difficile da integrare nel Sé e nella propria storia.
La sua elaborazione può richiedere al cervello uno sforzo impegnativo e durevole. In questo caso, il sostegno sociale gioca un ruolo favorevole che sembra facilitare l’elaborazione. Questo fattore di protezione non si verifica, invece, quando la natura del trauma non è palese, ma sottile e invisibile a osservatori.

A volte possono esserci accadimenti che risultano traumatici solo perché le caratteristiche dell’evento non sono facilmente integrabili con le dimensioni di personalità dell’individuo o si vanno a sovrapporre a traumi precedenti non elaborati, come le relazioni interpersonali traumatiche soprattutto durante l’età evolutiva, gli insuccessi, le umiliazioni, i tradimenti.
Tutti questi eventi connotati da una dimensione interpersonale, possono rappresentare una minaccia grave dell’integrità psicologica della persona.
In generale, si può affermare che il rischio traumatico è tanto maggiore quanto più, ovviamente, l’evento è forte, ma anche quanto più esso è protratto e ripetuto, quanto più coglie la persona sola e impreparata, quanto più esso colpisce in età infantile.
Le informazioni collegate al trauma vengono bloccate e restano “intrappolate” in reti neuronali, scollegate dal resto, che mantengono le stesse convinzioni, emozioni e sensazioni fisiche che si erano attivate al momento dell’evento.
Il materiale traumatico viene pertanto “congelato” in attesa che si creino le condizioni per la sua elaborazione.
Un ricordo immagazzinato in modo funzionale è un ricordo che mantiene la possibilità adattiva di collegamento e in questo caso, l’individuo può scegliere di accedere al ricordo e di utilizzarlo in modo costruttivo. Nel caso, invece, di un ricordo immagazzinato in modo disfunzionale, i diversi aspetti dell’esperienza sono frammentati e possono riattivarsi in modo del tutto involontario (flashback, immagini, pensieri automatici, ecc.) assumendo quindi un carattere disadattivo e produrre sintomi psicologici e fisici.
L’obiettivo di un intervento psicoterapeutico efficace è far elaborare il ricordo dell’evento attraverso piani di trattamento integrati, che aiutino la persona a comprendere i principali meccanismi dello stress, delle caratteristiche del trauma e le sue conseguenze psico-fisiche. A tal proposito risultano particolarmente efficaci l’ EMDR, le tecniche di rilassamento psico-corporeo, l’arteterapia, la mindfulness e un lavoro a sostegno dello sviluppo del sé e della propria autoefficacia.
Attraverso un lavoro terapeutico così processuale la persona viene agevolata a individuare il suo naturale equilibrio, agevolando un elaborazione dell’evento di vita traumatico.

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